LA NOSTRA STORIA

Silvolley nasce nel 1973 per volontà di un gruppo di giovani che si ritrovavano nell’ambito della parrocchia di Silvelle e si dedicavano all’animazione. Questi ragazzi e ragazze hanno pensato allo sport della pallavolo come momento di aggregazione e divertimento. Ai primi anni avventurosi trascorsi su campi in terra battuta, è seguito un periodo di continua ascesa per questo sport, complice l’entusiasmo delle persone che compongono la società e che hanno saputo e potuto sviluppare programmi di crescita.
Nello stesso tempo anche le strutture offerte dall’Amministrazione si sono evolute, con la costruzione dei nuovi impianti (1984 palestra di Silvelle, 1986 Palazzetto di Trebaseleghe). Tale disponibilità ha consentito di preparare squadre e giocatori in modo più adeguato alle esigenze di uno sport tecnico qual’è quello della pallavolo.

In questi 50 anni il movimento pallavolistico ha avvicinato, coinvolto e appassionato a questo sport migliaia di ragazzi e ragazze, che hanno trascorso parte della loro giovinezza divertendosi, facendo amicizia e imparando le regole dello sport che sono lo specchio delle regole della vita.

Anche sotto il profilo prettamente sportivo i risultati sono stati comunque di grande interesse. 

Uno dei momenti più significativi della nostra storia è lo scudetto giovanile U14 maschile della stagione 2004/2005 di cui riportiamo l’articolo dell’epoca.

Il Silvolley Trebaseleghe campione italiano under 14

da Il Mattino di Padova del 07/06/2005

In piccolo è capitato loro quello che era successo alla Danimarca nei campionati europei di calcio del ’92, quando arrivò alla manifestazione da ripescata e vinse il titolo. Loro sono i ragazzi del Silvolley Trebaseleghe, e il titolo è quello italiano del volley under 14. Ai campionati nazionali di Lignano i ragazzi di Antonio Casarin hanno affrontato i pari età delle altre regioni. 
Il Silvolley ha superato le rappresentanti della Puglia, del Friuli, della Calabria, dell’Emilia Romagna e delle Marche, giungendo alla finale per il titolo contro un’altra squadra veneta, lo Schio Vicenza, campione d’Italia uscente.
Si trattava della rivincita della finale regionale persa a suo tempo dal Silvolley, giunto ai campionati italiani come ripescato dopo il forfait di Bolzano. Di fronte a un migliaio di persone, in buona parte atleti e genitori di tutte le squadre partecipanti alla manifestazione, Trebaseleghe ha saputo rifarsi dello sgarbo subito in Veneto vincendo per 2 set a 1 (25-20, 22-25, 25-20) e firmando un risultato storico. Questo è il primo successo di una squadra padovana maschile in un campionato italiano. Una vittoria che si somma ai quattro i titoli provinciali di categoria vinti quest’anno dalla società con gli under 18, 16, 14 e 13, come confermano il presidente Bottacin e i dirigenti Carnio e Righi.
La squadra: Alberto Oliviero, Alessandro Bortolotto, Alessandro Righi, Alex De Marchi, Davide Rossetto, Fabio Basso, Francesco Balin, Jacopo Simonato, Leonardo Manesso, Marco Franceschi, Matteo Franceschi, Matteo Casarin (premiato come miglior giocatore in assoluto del campionato e come miglior attaccante). Allenatori Antonio Casarin e Mario Di Pietro, dirigente responsabile Mauro De Marchi. (d.zil.)

I nostri Atleti

50 anni di storia!!!

Non possiamo non citare i vari atleti che proprio da Trebaseleghe, e Silvelle sono partiti per arrivare in alto.

Andrea Zorzi, atleta simbolo della pallavolo italiana, di quella “Generazione di Fenomeni” che vinse praticamente tutto ciò che si poteva vincere negli anni ’90: Andrea, come molti sanno, ha mosso i suoi primi passi pallavolistici proprio con la Silvolley. Nella stagione regolare della massima serie del campionato italiano ha giocato 213 partite mettendo a segno 6.116 punti, quinto in classifica generale; va però detto che tutti quelli che lo precedono – Luca Cantagalli con 392 partite, Lorenzo Bernardi con 373, Andrea Giani con 408 e Michele Pasinato con 280 – hanno giocato molte più gare di lui. Quindi per media punti/partita è al primo posto (più di 28 punti per partita), anche grazie al ruolo ricoperto, quello di opposto. Zorzi non è stato l’unico giocatore uscito dal vivaio biancazzurro a raggiungere la serie A. Nel secondo anno di A2 della Silvolley (stagione 1999/2000) ad atleti di calibro internazionale come il centrale della nazionale bulgara Evgueni Ivanov, il centrale olandese Jaap Vos e l’opposto cubano German Izaguirre la Società affiancò giovani di belle speranze quali gli schiacciatori Cristian Vedoato e Mattia Rebeschini e l’opposto Giordano Lamon. Per loro poi la carriera pallavolistica li ha visti esaltarsi tra la serie B e la serie C.

Nella stagione 2005/2006 debutta in prima squadra nella Sisley Treviso un ragazzo che abita a pochi passi dal Palasport di Trebaseleghe: Francesco Burbello (classe 1986) è l’esempio dell’atleta che con determinazione, abnegazione e tanto allenamento si possono raggiungere gli obiettivi più alti. “Scoperto” dall’allora allenatore dell’under 14 Silvolley Giovanni “Titta” Fabbrin, ha fatto tutta la trafila delle giovanili in Silvolley (conquistando anche una promozione dalla prima divisione alla serie D quando ancora non era diciasettenne), ha esordito in B1 in Silvolley con allenatore Giovanni Cappelletto, prima di passare nel 2004 alla Sisley Treviso. Per lui poi tre stagioni in serie A2, tra Cagliari, Castellana Grotte e Bassano e  Bergamo.

Dalla frazione di Fossalta arriva in palestra a Silvelle da coach Diego Martin un giocatore esile e alquanto scoordinato: l’occhio saggio e capace di Martin aveva individuato in lui un futuro centrale di serie A. Stiamo parlando di Matteo Bortolozzo (classe 1989), 200 cm di intelligenza pallavolistica: per lui il cammino è stato simile a quello di Burbello, con il passaggio dalla Silvolley alla Sisley, l’arrivo in prima squadra in A1 nel gennaio del 2009, per poi passare in A2, due stagioni a Città di Castello, poi a Isernia, un “excursus” in B1 con il Sant’Antioco prima di tornare in A2 a Corigliano, Matera Siena, Prata, e attualmente alla Pallavolo Motta.

Sempre classe 1989, sempre centrale, portato in Silvolley dopo averlo visto giocare con il Campodarsego da Antonio Casarin, Davide Candellaro è la dimostrazione che non è mai tardi per iniziare a giocare a pallavolo e sperare di diventare un campione. Certo, bisogna anche avere la fortuna di trovare le persone giuste che ti insegnino bene la pallavolo, e lui questa fortuna l’ha avuta, trovando appunto prima Antonio Casarin in Silvolley, poi Michele Zanin a Treviso. Nella stagione 2009-10 fa il suo esordio nella pallavolo professionistica grazie all’acquisto da parte della Prisma Taranto in Serie A1, mentre nella stagione 2010-11 passa al Cavriago in Serie A2. Nella stagione 2011-12 viene ingaggiato dalla Lupi Santa Croce, per poi vestire la maglia dell’Atripalda nell’annata 2012-13, sempre in serie cadetta, con la quale vince la Coppa Italia di categoria. Nell’annata 2013-14 torna in massima divisione con la Top Volley Latina, categoria dove milita anche nella stagione successiva con il Molfetta. Per il campionato 2016-17 difende i colori della Lube di Treia, restando per due annate, aggiudicandosi la Coppa Italia 2016-17 e lo scudetto 2016-17. Nella stagione 2018-19 si accasa alla Trentino, con cui vince il campionato mondiale per club 2018 e la Coppa CEV 2018-19. Per il campionato 2020-21 firma per la You Energy di Piacenza, mentre in quello successivo è alla Callipo, sempre nella massima divisione. Per la stagione 2022-23 rimane con il club calabrese, retrocesso in serie cadetta, con il quale vince la sua seconda Coppa Italia di Serie A2 e, per la prima volta, la Supercoppa italiana di categoria. Torna in Superlega per l’annata 2023-24 accettando l’offerta della Sir Safety Perugia: si aggiudica la Supercoppa italiana e il suo secondo campionato mondiale per club.

Ha iniziato con Diego Martin, poi è “esploso” sotto la guida di Antonio Casarin, con il quale ha vinto lo storico scudetto under 14 nel 2005: è Matteo Casarin (classe 1991), atleta Silvolley doc, una passione per la pallavolo sconfinata e tanta voglia di emergere. Matteo compie un cammino diverso dai suoi colleghi di cui abbiamo parlato sopra: non va a Treviso, ma da Trebaseleghe si trasferisce a Cuneo, dove porta a casa titoli giovanili, prima del ritorno in Veneto, nel 2011, tra le fila del Marmi Lanza Verona in serie A1. Una stagione che lo ha visto entrare più volte in campo, soprattutto grazie al suo micidiale servizio al salto. Poi una stagione in B1 a Genova, per poi trasferirsi a Sora, dove ha giocato nei playoff per la promozione in A2. La sua attuale esperienza pallavolistica è a Massanzago.

Infine, il più rappresentativo dell’onda di giocatori di serie A usciti dalle giovanili della Silvolley: scoperto da Antonio Casarin e cresciuto da Roberto Rotari (con cui ha vinto un titolo regionale under 13 in una storica finale contro la Sisley), conquista un incredibile titolo regionale under 18 con coach Massimiliano Marzola nel 2011, anno in cui vince anche il Trofeo delle Regioni, nella stagione successiva esordisce in B1 con coach Luciano Sturam, e stupisce tutti, tanto da meritarsi la grande occasione della serie A con Padova. Da Padova passa alla Lube con la quale si laurea per 3 volte Campione d’Italia (2019, 2021, 2022), Campione d’Europa (2019) e Campione del Mondo (2019). Stiamo parlando di Fabio Balaso, classe 1995, una tempra agonistica incredibile ma allo stesso tempo persona dalle squisite qualità umane. Fabio con la nazionale ci ha regalato il titolo di Campioni d’Europa (2021) e Campioni del Mondo (2022). Un altro esempio per chi vuole iniziare a giocare a pallavolo: non serve un’altezza da giganti quando si ha così tanta voglia di non far cadere la palla nel proprio campo!

Possiamo citare altri due atleti Silvolley che negli ultimi anni hanno calcato i parquet della serie A, Giovanni Candeago e Francesco Lazzaron (attualmente in serie A3 con Volley Team Club San Donà di Piave). 

Cinquant’anni di Silvolley, e tanti i ragazzi e ragazze che si sono avvicinati al mondo della pallavolo a Silvelle, Trebaseleghe e Fossalta. 

L’obiettivo della Silvolley è di allungare il più possibile l’elenco dei campioni che hanno militato nelle giovanili biancazzurre.